Musicainfasce®

Docenti del corso:
Manuela Martinelli e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Descrizione del corso

I primi tre anni di vita del bambino costituiscono una finestra di apprendimento irripetibile per lo sviluppo dell’attitudine musicale.

Il corso si basa sulla Music Learning Theory, il metodo didattico-musicale elaborato da Edwin E. Gordon - Distinguished Professor alla South Carolina University e autore di numerose ricerche sull’attitudine musicale - ed è stato concepito allo scopo di far vivere al bambino un percorso di apprendimento che lo porterà ad arricchire con la musica il proprio patrimonio espressivo.

La voce e il corpo in movimento saranno gli strumenti privilegiati nella produzione di melodie e ritmi appositamente creati per lo sviluppo musicale del bambino in giovanissima età; il tutto avverrà in un’atmosfera di libertà, rilassamento e grande divertimento.

Non si vuole insegnare la musica, ma educare al linguaggio musicale, in modo da sviluppare il potenziale innato che ognuno possiede, in maniera molto simile al linguaggio parlato. La ricerca ha dimostrato che è nei primi anni di vita che il bambino sviluppa le sue attitudini, soprattutto quelle legate al linguaggio.
Un bimbo che cresce in un ambiente poliglotta, già dai primi anni di vita, parla correttamente più di una lingua senza mai confonderle fra loro e da adulto potrà impararne di nuove con estrema facilità avendone sviluppato “l’attitudine”, cioé la capacità primaria per l’apprendimento.

La lingua non è altro che una forma di comunicazione sonora, ed è in questo senso che la didattica più d’avanguardia (quella americana) si è diretta. Cosa fondamentale è dunque, per lo sviluppo dell’attitudine nel bambino, l’esposizione alla musica tanto presto quanto l’esposizione alla lingua.

Una mamma quando parla al suo neonato non si preoccupa di essere compresa o di farlo parlare, sa che avverrà spontaneamente; così, anche per lo sviluppo dell’attitudine musicale, si adotterà una metodologia che non avrà come finalità far cantare la canzoncina al bambino o farlo muovere a ritmo, ma formare un patrimonio interiore di musica e ritmo a cui, nella fase successiva di alfabetizzazione, attingerà.

Lo stimolo musicale a cui normalmente viene esposto un bambino di tenerissima età, solitamente è ridotto ad una serie di melodie e ninna nanne di tonalità maggiore e di ritmo binario, cioè un vocabolario estremamente limitato.

L’esemplificazione non sempre è una scelta positiva dal punto di vista didattico!
Portiamo ad esempio un esperimento effettuato su tre gruppi di bambini; per insegnare loro il colore rosso sono stati sottoposti in modo diverso ad alcuni stimoli: un gruppo è stato stimolato solo con il colore rosso, un altro gruppo con il rosso e con il blu, ed un terzo gruppo con il rosso e diversi altri colori; alla fine del periodo di stimolazione il gruppo che riconosceva prima e più facilmente il rosso non era quello sottoposto ad un unico stimolo ma il terzo gruppo, quello a cui si sono fatti visualizzare più colori. Il nostro cervello assimila attraverso la comparazione degli elementi, quindi più un ambiente è ricco di elementi, più sarà favorito lo sviluppo della capacità d’apprendimento del bambino.

Si useranno quindi, per l’acculturamento musicale, una grande varietà di stimoli melodici che andranno dalle tonalità maggiori alle tonalità minori, al dorico, al frigio, ecc. Quanto più potrà paragonare il maggiore ad altri modi, tanto più avrà affinato la sua conoscenza del maggiore. Quanti più metri ritmici avrà conosciuto, tanto più in lui si rafforzerà la conoscenza del ritmo binario.

Le ricerche portate avanti da E. Gordon hanno dimostrato che su tre gruppi di bambini in tenerissima età, stimolati diversamente, con melodie in maggiore il primo gruppo, in maggiore e minore il secondo e con melodie in maggiore, minore, dorico e misolidio il terzo, il gruppo ad aver appreso meglio il modo maggiore (l’unico conosciuto da tutti e tre i gruppi) era il terzo, e cioè quello stimolato con i quattro modi. Come a dire che so cos’è il modo maggiore perché l’ho potuto paragonare, nel processo di apprendimento discriminatorio, agli altri modi diversi dal maggiore stesso.

Gli incontri di Musicainfasce® hanno cadenza settimanale e si svolgono in un’atmosfera informale, che permette ai bambini di esprimere in modo spontaneo e naturale le loro risposte agli stimoli musicali.

Gli insegnanti sono tutti Associati AIGAM - Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale - hanno frequentato uno specifico Corso Nazionale di Formazione e vengono coordinati e supervisionati a livello nazionale.

Di fondamentale importanza è il ruolo degli adulti chiamati, senza forzature e secondo la loro attitudine musicale, a partecipare alle attività proposte dagli insegnanti durante le lezioni. Inoltre, avranno l'occasione di apprendere una serie di attività musicali che, col tempo, andranno a costituire un importante repertorio di gioco da rivivere a casa con il bambino.


Il link al testo della conferenza stampa tenuta dal Prof. Edwin E. Gordon il 5 giugno 2002 presso il Goethe Institut di Roma.

Per maggiori informazioni sull'Associazione AIGAM rimandiamo al sito www.aigam.org